E così ti stai guardando intorno. Vedi i tuoi competitor fare content marketing, i tuoi fornitori usare i social per vendere e il tuo commercialista che aggiorna clienti e potenziali clienti usando LinkedIn per fare personal branding. Hai quindi pensato di approfittare dei momenti morti per cominciare a creare contenuti. Ti stai quindi chiedendo: cosa dovrei studiare?
Ho una buona e una cattiva notizia per te!
Ci sono sempre stati momenti un po’ più tranquilli, stagioni di punta e mesi di calma piatta. Certo non come quello attuale (imposto dal DPCM di Conte per il Corona Virus), ma diciamo che capita spesso di avere dei rallentamenti che si traducono in un’occasione per formarsi, sperimentare qualcosa di nuovo, studiare.
È in pomeriggi vuoti come questi che molte persone si avvicinano al digital marketing, usando Google per trovare risposta alla domanda delle domande: Come trovare clienti su internet? È da lì che comincia un magico mondo; è da lì che, spesso, vengono inaugurati veri e propri scempi.
Sì. Quei giorni del non so che fare perciò apro la pagina Facebook sono pessime ore in cui imprenditori, liberi professionisti che, lasciamelo dire, non hanno alcuna competenza nel marketing decidono di fare abuso professionale. Non in termini legali, ovvio, ma è così che nascono brutti siti internet, pagine social create e abbandonate, dopo aver postato la foto di una cena di famiglia e quella di un volantino che pubblicizza un’offerta.
Ragazzo, quello non è digital marketing. Amica mia, quella non è una gestione consapevole dei social.
Ma, allora qual è il consiglio? Come fare content marketing con competenza e consapevolezza?
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Brutte notizie: non puoi farlo tu!
Lo so. Scrivendo questo post posso inimicarmi qualcuno. Se ti ho offeso da questo titolo, ti chiedo scusa e ti invito a leggere l’intero post. Poi scelta tua: insultarmi o darmi ragione!
Voglio però farti una domanda: a meno che tu non sia un commercialista, perché non curi da solo la tua contabilità? Se non sei un dottore, come mai non rimuovi autonomamente quel neo che hai sul viso?
Perché è pericoloso!
Beh, con il marketing non si scherza. Certo non metti in pericolo la tua salute personale, o quella dei tuoi clienti, ma certamente giochi con la tua brand identity, minando al lavoro fatto giorno dopo giorno, per mesi o anni.
Lo ammetto: ci sono dei clienti che ho seguito e che, a un certo punto, avevano raggiunto una maturità tale da poter seguire da soli i loro progetti. Con loro attualmente c’è un follow-up a distanza: viene elaborata una strategia di massima e poi facciamo un controllo cadenzato (perché le KPI sono comunque complesse da analizzare per qualcuno di loro), ma, prima di arrivarci, abbiamo investito del tempo in formazione.
E proprio di questo ti parlerò oggi. Di formazione, di libri, di corsi che puoi seguire così da:
- Comprendere meglio il lavoro che freelance e agenzie possono fare per te;
- Lavorare proattivamente alla tua strategia di digital marketing senza che questa ti cada dall’alto proposta da content strategist come me o digital agency;
- Definire dei goal di campagna realistici;
- Tirare le somme con maggiore consapevolezza e quindi identificare i passi successivi.
In totale solitudine difficilmente ce la farai
Avrai notato che il punto elenco qui sopra si riferisce in particolar modo a una serie di attività che prevedono la collaborazione di un freelance, un libero professionista, un marketer esperto o un’agenzia.
Ti spiego anche velocemente il perché. I corsi, le risorse di cui ti sto per parlare sono la base fondamentale per capire, orientarsi. Ma cosa fa la differenza? L’esperienza. I test, i risultati, i fallimenti e lo studio continuo.
Quindi, a meno che tu non abbia già fatto esperienza nel marketing, è difficile che questi strumenti che sto per presentarti ti aiutino a fare tutto in autonomia. Ci sono persone in grado di scrivere romanzi, ma che non sanno fare una ricerca delle keyword o lavorare a un piano editoriale.
Ci sono persone creative che sanno creare ottimi contenuti, ma che nella vita fanno altro e perciò non possono conoscere i retroscena dei social network, non seguono i trend. Insomma: se dirigi un’azienda non puoi pensare a tutto. Perfino se fai il responsabile marketing, potresti volerti affidare a qualcuno perciò… prendi ciò che ti consiglio come un punto di partenza, una cartina per orientarti.
Content marketing starter kit: gli strumenti di cui hai bisogno per dare inizio alla tua prima campagna
Fatta questa importante premessa, perciò veniamo al dunque. Andiamo nel dettaglio.
Le letture
Se penso ai titoli immancabili, quando si parla di digital marketing penso a quattro nomi che hanno segnato la mia carriera, un po’ come i cardini sui quali regge la porta che mi ha aperto questo mondo.
Fai di te stesso un brand di Riccardo Scandellari
A un certo punto mi fu chiaro. Se volevo trovare un lavoro serio e sfidante o se volevo davvero fare il freelance avevo bisogno di lavorare al mio personal branding. Mi avrebbe aiutato anche a trovare sempre nuovi clienti. Però da dove caspita cominciavo? E niente il mitico Skande mi ha aperto un mondo e da lì ho iniziato, pian piano a capire.
Local Marketing di Francesco Antenucci e Cristiano Carriero
Al tempo lavoravo per un’azienda locale e mi chiedevo: tutte ‘ste belle cose che leggo sul digital come posso applicarle qui, in Molise? A rispondermi Francesco Antenucci e Cristiano Carriero che mi hanno davvero dato le competenze teoriche, i casi studio per trovare qualche idea, inventarmi delle vere e proprie campagne. Imperdibile!
Content Marketing di Cristiano Carriero e Luca Conti
Beh, per me che faccio content, questo è il libro dei libri. È da qui che si comincia. Da questa specie di piccola enciclopedia che ti permette di capire quanto creare una strategia di contenuti sia fondamentale, quanto i contenuti possano assumere forme diverse. Capisci tutto! Non è un punto di partenza, se vuoi fare content marketing, è il punto di partenza.
Storytelling d’Impresa di Andrea Fontana
Che tu voglia chiamarlo storytelling o narrazione d’impresa, al pari del volume di Carriero e Conti, questa è l’alfa per cominciare a narrare l’universo valoriale del tuo brand, le storie che ruotano intorno. Insomma: ti tocca!
Ovviamente, però, non è solo dai libri che puoi apprendere. Anzi è con l’interazione continua, soprattutto con marketer più esperti, che puoi attivare le sinapsi. Vediamo anche qualche corso perciò.
I corsi
Ninja Academy
Devo essere onesto. Il mio percorso formativo concreto per fare il lavoro che faccio oggi è cominciato qui. Il primo corso sulle Digital PR e l’Influencer Marketing che ho seguito mi ha mostrato quanto il digital fosse utile per unire le persone, per creare relazioni tra la marca e il consumatore. Da lì ho cominciato a seguire diversi e da lì ho continuato a essere un ninja, a leggere il loro blog e a seguire anche altri corsi, da altre scuole.
Digital Coach
Una vera e propria istituzione sul mercato italiano. Digital Coach al pari di Ninja offre percorsi di qualunque durata, a seconda delle necessità, offrendo addirittura delle work-experience in aziende affermate. La scuola offre un ottimo piano formativo per te che vuoi cominciare a creare contenuti per la tua azienda. Come ti dicevo prima, corsi tipo questo ti saranno utilissimi per mettere le mani in pasta e, soprattutto, seguire con maggiore competenza l’operato del tuo team, dei collaboratori ai quali affiderai la tua campagna.
HubSpot Academy
Ho la fortuna di lavorare con HubSpot tutti i giorni e quindi continuo a formarmi costantemente con l’academy tenuta dalla software house americana. Se parli inglese e se usi questa suite, non posso non consigliarti di dedicare del tempo a studiare nella loro academy. Una miniera di nozioni e spunti.
Ecco fatto. Una lista di cose da leggere e da studiare. Un elenco di spunti che sicuramente ti aiuteranno a seguire tua campagna o a creare contenuti migliori. Naturalmente, se avessi bisogno di una mano, puoi contare sulla mia. Invece, se volessi solo non perdere il filo del discorso, non mancare le ultime dal mondo del marketing, potresti trovare interessante la mia newsletter.